IO NONOSTANTE TUTTO L'MCS
VIVERE E CONVIVERE CON LA SENSIBILITA' CHIMICA
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Donna Moderna
Laura Badaracchi Febbraio 2015
Su "Donna Moderna" di febbraio, un bellissimo articolo sulle donne affette da malattie rare, tra le quali c'è un'intervista a Sara ammalata di Sensibilità Chimica Multipla.
Sensibilità chimica multipla: siglata la Risoluzione di Roma
Maurizio Martucci 21 Gennaio 2015
Questa è una parte di un articolo scritto da Maurizio Martucci su "Il Fatto Quotidiano", a seguito del Convegno Internazionale sulla Sensibilità Chimica Multipla svolta in una delle sale della Camera dei Deputati a Roma il 15 e 16 gennaio 2014.
"Firmata la Risoluzione di Roma per il riconoscimento della Sensibilità Chimica Multipla. Senza una legge nazionale che superi gli alternati, disomogenei indirizzi regionali, 14 tra i maggiori esperti provenienti da ogni parte del mondo, nella Capitale hanno segnato il punto su diagnosi, terapia e prevenzione di una delle più insidiose e invalidanti malattie croniche che minacciano le popolazioni dei paesi occidentali-industrializzati, sempre più esposte ad inquinamento ed innalzamento di carico tossico ambientale. Soddisfatta l’associazione dei malati, promotrice del congresso, una sorta di “seconda tappa” plenaria del Consenso Internazionale del 1999: “Nessuna evidenza psichiatrica, l’Mcs è caratterizzata da una sensibilità chimica e dalla presenza di sintomi multiorgano”, è stato sottoscritto nell’atto risolutivo. “I pazienti necessitano di un protocollo ospedaliero e di trattamenti individualizzati a protezione da esposizioni chimiche nei posti di lavoro e nelle abitazioni. L’Mcs necessita di un approccio multidisciplinare con altre malattie croniche neurodegenerative tipo Alzheimer, Parkinson e SLA”.
Al tavolo dei lavori, in una sala della Camera dei Deputati gremita di pubblico, per due giorni si sono alternati medici, scienziati e ricercatori internazionali, ognuno col proprio bagaglio di know how, in una sinergica condivisione interdisciplinare: “La popolazione ipersensibile è in costante aumento – ha ribadito Chiara De Luca, biochimico, ex Idi di Roma ‘forzatamente’ emigrata nel centro di biotecnologie di Mosca – generalmente è priva di adeguata assistenza medica a causa dell’assenza di linee guida diagnostiche e terapeutiche riconosciute”. Schietta e amara la posizione di Peter Ohnsorge (Accademia Europea di Medicina Ambientale, Germania): “Un carico tossico a lungo termine, a basso dosaggio, nelle persone genera effetti devastanti. Università e scienza ufficiale hanno ignorato le malattie ambientali. Politica e giustizia hanno seguito la scienza...”.
Spiegare l’inspeiagbile l’ardita mission di Martin Pall (Direttore di ricerca a Seattle e cattedratico emerito a Washington): “L’Mcs è una malattia da esposizione tossica, la speculazione eziologica di tipo psichiatrico è del tutto insensata. L’Elettrosensibilità ha un meccanismo di infiammazione neurogenica simile all’Mcs”. Se di “patologia emergente a carattere sociale” ha parlato Maria Grazia Brucchieri (Istituto di Ricerca Medica e Ambientale di Acrireale – Ct), Alessandro Micarelli dell’Università Roma Tor Vergata ha presentato i risultati di uno studio sulle differenze di consumo di glucosio a livello corticale e sottocorticale negli affetti da MCS, “rafforzando l’ipotesi patofisiologica della malattia”.
Dossier
Beatrice Salvemini Dicembre 2014
Nel Numero di Dicembre di " Terra Nuova", mensile che tratta temi di alimentazione e ambiente, c'è un bellissimo dossier sulla MCS trattato in modo approfondito e completo.